
SI DISSOLVA L’OPACO
Dall’introduzione di Gabriele Lastrucci
“La classica modernità del libro di Masi si percepisce subito anche dalla struttura del libro stesso. L’alternanza di versi e prosa (come già fu per Baudelaire, Rimbaud e Campana) dona al testo un andamento plurale e ondivago, che getta il lettore in una sorta di meraviglia che mai si assopisce ma che, anzi, trova il proprio climax in alcune vette d’ineguagliabile vertigine”.
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